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Come vengono ricondizionate le macchine per Espresso

nov 26, 2019

Fonte: Perfect Daily Grind

Le machine per espresso sono una meraviglia tecnologica. Questi apparecchi creati da esperti artigiani hanno fatto molta strada dalla loro nascita nel tardo 1800. Il sistema di pressione del 19°secolo si è evoluto in una tecnologia di pompanti ed elettronica. I baristi ora sono in grado di digitare comandi usando delle app sui loro smartphone, senza nemmeno toccare la macchina stessa.

Ma cosa succede quando una machine si rompe, o diventa un po’ datata, e necessita di essere rimessa a nuovo? Per scoprirlo, ho parlato con Francesco Bernasconi, sales Manager dal produttore per macchine espresso Dalla Corte e l’uomo responsabile per l’implementazione del loro programma di ricondizionamento.

Perché Acquistiamo Macchine Per Espresso Ricondizionate?

Ci sono molte ragioni per cui c’è richiesta per machine ricondizionate, ma due delle principali sono il ridotto impatto ambientale e l’enorme risparmio finanziario.

Alcune macchine per espresso ricondizionate possono costare fino alla metà del loro prezzo di vendita originale, mantenendo alti standard di aspetto e qualità. Con macchine commerciali nuove di zecca in vendita per migliaia, quelle ricondizionate possono essere una scelta allettante per chi ha un budget limitato.

Può anche essere considerate un investimento più sostenibile e consapevole per l’ambiente. Riduce il numero di parti nuove che devono essere fabbricate e la quantità di materiale che deve essere riciclato o portato in discarica. Rimettere a nuovo le macchine genera meno sprechi, e allo stesso tempo un utilizzo minore di risorse.

Ricondizionare una vecchia macchina può renderla anche meno pericolosa. Le tubature e le saldature in macchine più vecchie possono contenere piombo, che può infiltrarsi nell’acqua in contatto con queste componenti. La continua ingestione di quest’acqua potrebbe avere effetti potenzialmente dannosi sui nostri organi.

Francesco spiega che a Dalla Corte, sostituire vecchie tubature e saldature con componenti senza piombo è di enorme importanza nel processo di ricondizionamento. La Direttiva RoHS (dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive) adottata dall’Unione europea impone restrizioni sull'uso di qualsiasi componente o sostanza che contenga oltre un certo quantitativo di piombo nella costruzione di apparecchiature elettroniche.

In Che Modo Vengono Ricondizionate Le Macchine Per Espresso

Mentre gli step necessari varieranno in base alla macchina e le relative problematiche, il processo seguirà quest’ordine:

1.      Ricezione Della Macchina E Diagnosi Delle Problematiche

Il primo step è la valutazione. Specialmente con macchine più vecchie che potrebbero non essere state usate da un po’ di tempo, la disinfestazione è importante. Quest’ultimo concerne la rimozione dei pannelli esterni e controllare visivamente la presenza di segni di insetti o roditori, come escrementi o nidi. Se si scoprono tali segni, vengono utilizzati gli adeguati mezzi per la disinfestazione ed eliminarne ogni traccia.

Una volta riposizionati i pannelli esterni, la macchina per espresso può essere collegata alla corrente e accesa. Alcune problematiche saranno immediatamente evidenti, come per esempio componenti elettroniche non più funzionanti o una lancia a vapore che non funziona correttamente.

In ogni caso, alcuni problemi potrebbero essere più difficili da individuare e aggiustare. Saranno necessari tecnici qualificati per trovarli e risolverli. Francesco supervisiona il programma Second Chance di Dalla Corte, nel quale i detenuti del Carcere di Bollate, Milano, lavorano a fianco i tecnici per disassemblare, aggiustare e ricondizionare le macchine per espresso della serie Evolution.

Mi dice che utilizzano un programma software per rilavare incongruenze. “Tramite delle spie, le nostre macchine possono dirti qual è il problema…I nostri [tecnici]…sapranno esattamente cosa fare e come aggiustare prontamente il problema.”

2. Disassemblaggio

Dopo aver effettuato le diagnostiche – e soprattutto, dopo che la macchina è stata completamente spenta e scollegata dalla presa elettrica – allora è tempo di smontare la macchina.

Dovrebbe essere completamente smontata. Tutti i pannelli e le bacinelle devono essere rimossi per lasciare il frame con le tubature, teste dei gruppi, e i boiler ancora intatti. Da qui, ogni parte può essere accuratamente rimossa dal corpo macchina, ispezionata per qualsiasi segno di danno e pulita a fondo.

Francesco mi spiega che alcune component possono essere riciclate. “le parti più importanti…rame, ottone, e parti in metallo sono completamente, al 100% riciclate. A volte le rispediamo ai nostri fornitori principali, come la fonderia che forgia le teste dei gruppi.”

Una volta che la macchina è disassemblata e pulita, è possibile sapere quali parti devono essere riparate o sostituite. Alcune componenti solitamente dovranno essere sostituite, come per esempio pompanti, valvole e schermi. Guarnizioni e O-ring dovranno essere nuovamente ordinati e sostituiti. Quest’ultimi dovranno essere tagliati dalla macchina durante la pulizia.

3. Decalcificazione 

Adesso, con la macchina per espresso completamente disassemblata, può cominciare la disincrostazione. “Il calcio e il calcare sono I peggiori nemici di qualsiasi macchinario che lavora utilizzando l’acqua calda!” dice Francesco.

Queste sostanze ostinate si formeranno velocemente su qualsiasi superficie di metallo. Quantità eccessive di queste, sono il motivo principale per cui una macchina possa necessitare di un ricondizionamento in primo luogo.

Il boiler e le tubature sono le componenti principali che necessiteranno di essere disincrostate. Bisognerà trattarle con cautela poiché eventuali ammaccature potrebbero attrare nuovi accumuli di calcare.

“Abbiamo apposite apparecchiature in grado di decalcificare le parti [richieste],”mi spiega Francesco.” Ma di nuovo, sostituiamo completamente tutte le parti [in metallo] con parti nuove, evitando problematiche in futuro. Quelle vecchie saranno riciclate al 100%.”

Senza le apparecchiature adeguate, la disincrostazione dovrebbe essere fatta manualmente. Questo significherebbe immergere tutte le componenti in ciò che è tipicamente acidi citrico per un lungo periodo di tempo. I macchinari sono un risparmio sia di tempo che una sicurezza sull’adeguata disincrostazione.

La decalcificazione può essere un processo lungo, specialmente se le componenti sono state esposte ad acqua particolarmente dura. Eppure, tutte le prove evidenti di calcare devono sparire prima che il boiler e le tubature possano essere riposizionate. A volte, questo può sembrare impossibile. Quando ciò accade, queste parti devono essere riciclate e sostituite con un nuovo boiler e nuove tubature.

4. Controllo Qualità e Regolamentazione

Utilizzare tecnici esperti e ben formati è il modo migliore per assicurare un prodotto di qualità. Francesco spiega che Dalla Corte è selettiva su quali detenuti far partecipare al progetto Second Chance. “Si basa sulle loro conoscenze base di meccanica, elettronica e idraulica,” dice, aggiungendo che ricevono un addestramento intenso e sono supervisionati da tecnici esperti in loco.

Tuttavia, i controlli del reparto qualità sono pure imperativi – sia per motivi legali che etici. Garantiscono che le macchine per espresso ricondizionate non sono soltanto sicure, ma sono anche di alta qualità.

Per esempio, nel Regno Unito, qualsiasi apparecchio o macchinario contenete fluidi, che supera i 0.5 bar di pressione, è sottoposto alla Regolamentazione sulla Sicurezza dei Sistemi a Pressione (Pressure Systems Safety Regulations - PSSR) del 2000. Si applica alla produzione, riparazione e ricondizionamento delle apparecchiature, anche se originariamente fabbricate prima dell’anno 2000. I controlli del reparto qualità devono assicurare che la macchina sia conforme a questa, così come il raggiungimento degli standard dei tecnici.

Ogni macchina dovrebbe ricevere un controllo di qualità, idealmente da parte di un tecnico differente, e un registro del suddetto e qualsiasi commento dovrebbe essere conservato. Mentre si svolgono spesso controlli a campione quando c’ è una grossa rotazione di prodotti, per prodotti di alta qualità come macchine per espresso ricondizionate, è meglio controllare ogni singolo componente.

 

5. Riassemblaggio e ultimi dettagli

Il riassemblaggio avviene solitamente in ordine inverso al disassemblaggio: il boiler verrà riallacciato alla cornice per primo, poi le tubature, poi le component e successivamente, le bacinelle.

 “Ricostruiamo le machine con materiali completamente nuovi, tubature, teste dei gruppi e il quadro elettrico,” mi dice Francesco, aggiungendo che sono tutti “certificati” secondo le normative Europee e secondo gli stessi standard di “macchine completamente nuove”.

Tutti i circuiti elettrici devono essere ricontrollati da elettricisti qualificati prima che i pannelli vengano attaccati. Successivamente è il momento per l’ultimo controllo del reparto qualità. “Prima di rispedire l’unità al client, eseguiamo l’ultimo test con il nostro…macchinario [ad uso interno],” spiega Francesco.

In ultimo luogo, può essere eseguito qualsiasi lavoro di superficie, come la restaurazione del colore o l’aggiunta del brand.

Il viaggio del ricondizionamento è un lavoro intenso che impiega molto tempo, ma il risultato è notevole. Riporta in vita apparecchiature rotte o datate. Le macchine per espresso con carattere e una storia alle spalle possono performare allo stesso livello di quelle nuove di zecca. E mentre il ricondizionamento incoraggia una produzione più sostenibile e consapevole dell’ambiente, porta l’industria del caffè nel futuro.


Come vengono ricondizionate le macchine per Espresso